ombre camminanti

Un 2013 ricco di passi


BUON 2.0.1.3, ricco di passi e di cammino! So bene che per chi transita su questo blog non vi sono dubbi che si tratti di un augurio e non di un perfido anatema. Ma non per tutti è così, di ciò sono ben cosciente. Qualche giorno fa, mi ha colpito un cartello vicino a un ristorante. La strada era tortuosa e con divieto di sosta su entrambi i lati. Il cartello rassicurava quindi i potenziali avventori sul fatto che fosse loro offerto un servizio di garage/ autorimessa  a 200 metri di distanza.

Ma non era l’unica invitante “promessa”. A disposizione c’era anche il servizio…navetta…dal garage al ristorante. Il buon ristoratore intuiva che – per molti degli avventori – la sola idea di farsi qualche decina di passi a piedi come antipasto e digestivo del pranzetto o cenetta  sarebbe stata un potenziale dissuasore dal fermarsi presso la sua amena trattoria. Molto probabile che la concorrenza dotata di  un bel cortile dove parcheggiare l’auto, a fianco dell’ingresso, l’avrebbe avuta vinta.

Ecco allora l’indovinata idea imprenditoriale del servizio navetta per colmare la stratosferica distanza di 200 metri a piedi. Mi è venuto da pensare  che è ancora lunga  la strada verso  il camminare come gratificante premio e non come faticosa “punizione” per una maggioranza invece che per una minoranza di persone.

Mi sono anche ricordato di un significativo “esperimento” raccontato dall’instancabile reporter-camminatore Riccardo Carnovalini. Un giorno provò a chiedere informazioni sul come raggiungere una strada del centro ( mi sembra di Milano) in una zona ben servita dai trasporti. La strada distava solo 500 metri dal luogo della richiesta di informazioni stradali. Nonostante ciò, ben più di due terzi degli interpellati gli diedero dettagli su come arrivarci attraverso l’utilizzo combinato di metropolitana, tram, autobus. Solo pochi “perversi”  gli spiegarono come giungerci nella maniera più semplice e naturale : a piedi.

Raffaele Basile

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