Bastoncini da trekking. Curvo è meglio?
NORDIC WALKING: con i bastoncini “Curve” e sulla spiaggia a piedi scalzi…ancora meglio !
Testo e foto di Gianfranco Bracci
Come appassionato del camminare tramite la tecnica del nordic walking – di cui mi sono innamorato già da cinque anni, e soprattutto in qualità di Istruttore nazionale ANWI – ormai non riesco più a muovermi senza l’ausilio e la compagnia di queste due geniali protesi che tutti noi chiamiamo “bastoncini”. Ultimamente però vidi sul profilo di Facebook di un’amico istruttore che risponde al nome di Fulvio Chiocchetti, uno strano paio di bastoncini simili a quelli che vengono usati nella discesa libera dai campioni di sci. Gli scrissi e lui mi informò in merito. Poi gentilmente mi inserì fra i pochi istruttori a cui ne venne dato un paio omaggio per poterli testare. In pochi giorni la ditta “La Sportiva”, che adesso gli ha messi in produzione, me li fece arrivare ed io partii subito per varie passeggiate e camminate su diversi tipi di terreno con pendenze di ogni tipo.
Mi accorsi subito che in discesa, grazie alla particolare forma piegata, simile ad un cordolo di reggi-scale, questi bastoncini erano ben superiori agli altri. Infatti specie lungo le discese ripide, il nordic walker (ma anche il trekker che adopra i bstoncini specifici da NW) si sente più sicuro in quanto maggiormente affidabili quali punti d’appoggio. Questi attrezzi permettono di “scendere in buona parte tramite le braccia” scaricando ben poco del nostro peso sulle ginocchia, che tutti sanno essere – specialmente in età avanzata – il punto debole di ogni escursionista.
Anche in salita, grazie alla particolare forma “a molla” degli attrezzi, si ha la percezione di spingere in modo più agevole. In pianura si ottiene un risultato simile agli altri modelli “dritti”. Quindi nell’insieme i “Curve” sono migliori. Lo sono al punto che ho deciso di adoprare solo questi, sia per le mie uscite personali, per i miei trek anche lunghi (per i trek sono eccezionali!) e per i miei corsi di NW.
Infatti credo che gli allievi dei miei corsi debbano partire con i piede giusto adoprando fin da subito delle “protesi” tecnologicamente avanzate.
Inoltre, se vorrete provarne la loro maggior efficacia, dovrete usarli durante una gita a piedi scalzi sul bagnasciuga di una bella spiaggia. All’estero una delle migliori e la vasta spiaggia oceanica di Essaquira in Marocco. Fra le tante che si trovano in Italia consiglio la meravigliosa e panoramica spiaggia della Feniglia (Orbetello in Maremma), dove d’estate potrete andare al mattino presto, la sera tardi…o anche di notte con la luna piena (meraviglia!). Nei mesi di Luglio-Agosto, se la percorrete nel senso da Cala Galera verso Ansedonia (Ovest-Est), al mattino avrete il sole in faccia e quindi vi consiglio occhiali da sole e cappello. Invece, nel senso contrario, potrete godere nel vedere sempre la Vostra ombra mentre camminate e questo vi permetterà di studiare bene la Vostra camminata e la Vostra tecnica, come se vedeste, in diretta, il film del vostro incedere. In questo modo vi renderete conto subito di come vi muovete e potrete correggere meglio gli eventuali errori.
La Gita Info:
Dalla Pineta dove si lascia la macchina, in circa 3 ore si percorre, andata e ritorno, tutto l’arenile.
Se poi si portano scarpe e calzini in uno zainetto, una volta a fine spiaggia, si può ritornare tramite la stradina sterrata (una volta strada romana) che corre parallela alla spiaggia, all’interno di una ombrosa pineta.
Sarà una gita indimenticabile e poi potrete visitare i vicini ed affascinanti borghi di Orbetello e Porto Ercole. Buon nordic con i “Curve” e…complimenti all’inventore ed alla ditta che gli produce!
Ok! Maaa.. chi li produce e il prezzo?….non è facile
trovarli. Organizzi anche trek?
Grazie, Luisa.
ok, quanto costano e chi li produce?
Organizzi viaggi a piedi?