Quando i “bastoncini” cambiano la vita
Voglio raccontarvi una breve storia che, oltre ad aver dato sicurezza e fiducia al mio allievo, ne ha regalata una immensa anche a me. Certamente la più grande soddisfazione avuta da quando insegno questa disciplina ( .
Gino, è il nome dell’allievo/amico che sette anni fa, ha avuto in grave incidente stradale per cui gli hanno dovuto amputare la gamba sinistra, a metà della tibia. Quando gli successe, per tirarlo su di morale gli promisi che un giorno l’avrei aiutato a ritornare in montagna e lui però…non ci credette. In seguito ci eravamo persi di vista e poi, per caso ha saputo di me e dei miei corsi.
Si è iscritto con mio grande stupore ed è stato un allievo modello. Nelle gite che abbiamo fatto successivamente mi ha confidato di aver trovato la panacea per i suoi problemi del camminare in montagna e comunque sul terreno sconnesso. Infatti, sebbene la sua protesi sia di quelle sportive e iper tecnologiche, aveva dei problemi di equilibrio. Invece con i bastoncini, usati con la tecnica giusta del n.w. ha trovato un beneficio enorme che lo rende molto più autonomo e sicuro di se. Quindi io ero entusiasta e siamo andati insieme varie volte a fare dei giri brevi , alla sua portata ed al suo ritmo.
Infine la settimana passata, viste le bellissime condizioni meteo l’ho condotto fino in cima al Monte Retaia (Calvana sopra a Prato). Ci è arrivato tranquillamente, anche se si è dovuto fermare cinque minuti per una crisi di panico (dall’incidente soffre anche di quel tipo di problema). Però si è ripreso e siamo andati in cima facilmente a farci le foto ed a riposarci prendendoci il lusso del tempo.
Era così contento e felice che gli mancavano le ali altrimenti averebbe emulato Icaro e si sarebbe lanciato giù verso valle svolazzando in qua e la. Ebbene io, anche se non gliel’ho dato troppo a vedere per non farlo sentire “un diverso” ero così felice che avrei preso un paio d’ali a noleggio da un angelo per stargli dietro…almeno con la fantasia . Poi siamo ritornati giù e, sebbene il percorso fosse anche in parte ripido, lui poteva arreggersi e puntellarsi con le braccia grazie a i due bastoncini che non possono scivolare di mano in quanto allacciati bene . Anche durante la discesa mia ha esternato di trovarsi molto bene.
Due mesi dopo…con le ciaspole nella tormenta siberiana
Intanto il tempo è volato fra una gita e l’altra: Gino ha trovato sicurezza e forma e adesso cammina al ritmo di un qualsiasi “escursionista normale”. Talvolta addirittura mi fa faticare per stargli dietro! Benissimo ! In cuor mio non desideravo tanto. Allora ho azzardato il passo successivo e l’ho condotto lungo la “Via degli Dei” nei pressi del llo storico Passo Futa, nell’Appennino fra Firenze e Bologna, il giorno dopo la grande bufera di neve del febbraio passato. Lui ha portato anche la sua “bambina” Nora, un cane buonissimo e molto forte che è diventato subito la mascotte del gruppetto. Ebbene, con le racchette – essendo queste ben più stabili delle scarpe, in quanto molto più larghe – Gino si è trovato subito bene ed abbiamo fatto una gita indimenticabile per lui, per me…e per Nora.
Una settimana a piedi lungo l’Etruscan iron trail (Via Etrusca del ferro), fra l’Arno ed il Reno
Sei mesi dopo Gino, entrato in forma, ci ha accompagnato, restando al passo di tutti, nel trek di 6 giorni fra Montelupo fiorentino e Marzabotto. Ha sopportato il fastidio di alcune vescihe nell’unico piede che possiede..scherzandoci sopra: “ …una cosa è certa all’altro piede non potranno venirmi…””
E infine è arrivato a Marzabotto tranquillo e beato!
Insomma cari lettori vedete come può essere facile aiutare una persona più sfortunata a ritrovare serenità ed equilibrio? Adesso, grazie al nordic walking, alle ciaspole ed al trekking, il mio amico si è trasformato da “bruco” in “farfalla” riprendendo a “volare” più in alto di prima: buon volo Gino ! Sappi che ogni volta che camminiamo insieme…fai volare sempre più in alto anche me!!!
Scrivo tutto questo perché penso che possa servire agli altri amici sfortunati che magari hanno lo stesso problema ma non hanno mai pensato che talvolta bastano due bastoncini per cambiarti la vita! Anche se sei portatore di un grave handicap. Chiunque voglia informazioni, mi scriva pure e sarò felice di provare ad aiutarlo: gbracci@hotmail.com
GIANFRANCO BRACCI
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